Sardegna, mi sa che ci torno domani

Dopo aver fatto il giro dell’Olanda in bici e il giro della Spagna a piedi
quest’anno ho deciso di fare una vacanza normale.
normale, normale per modo di dire.

in 2 settimane abbiamo girato tutta la Sardegna
partendo dall’Isola di Sant’Antioco (fondali meravigliosi e ambiente selvaggio, e un bellissimo giro in gommone intorno all’isola di San Pietro)
passando per la Costa Verde (Piscinas – dove il mare indovina un po’ cosa sembrava?)
e per la penisola del Sinis (Is Aruttas – dove c’era una spiaggia di quarzi bianchi!)
e poi su fino ad Alghero (magnifica! con i vicoletti medievali che trasudano storia e i tramonti incantevoli)
e poi una volta lì arrivare fino a Capo Caccia è stato un attimo (e la magnifica scalinata immersa tra il blu e le rocce fino alle Grotte di Nettuno è da fare almeno una volta nella vita)
e poi siamo passati per Castelsardo (dove abbiamo incontrato la roccia dell’elefante)
fino su alla Maddalena (e Caprera – dove c’era un vento fottuto, ma un panorama e un paesaggio da sogno)
poi giù fino al Golfo di Orosei (Cala Gonone deve essere il paradiso terrestre)

insomma
la Sardegna mi ha stragasato

ero con Sardokan, le sorelle Corleone e il loro mozzo.
io ero la loro tutrice (perchè leggevo sempre la guida e gli insegnavo un sacco di cose) e a volte ero anche Mariangela Melato (io e Sardokan abbiamo fatto un pezzo di Travolti da un insolito destino in mezzo a una spiaggia che sembrava proprio quella del film della Wertmuller)

Una delle sorelle Corleone è finita con il mozzo (e ti pareva!) e la frase della vacanza è stata "Papà non sarà affatto contento" (detto con forte accento siciliano) e abbiamo fatto moltissimi filmini che adesso devo montare

Sardokan era il nostro autista, nonchè capo del gommone, nonchè capitano.
Sardokan era talmente un birro che guidava il gommone con i piedi, per far capire quanto era un birro.

e poi avevamo la nostra fantastica macchinina
piena di cose, carica fino all’orlo e con il portapacchi sopra la macchina.
(portapacchi fissato con due barre di legno)
che la gente si fermava a guardarci quando montavamo tutti in macchina perchè eravamo un incastro tipo Tetris.

La cosa più bella della Sardegna è il mare
che sembra proprio di nuotare in mezzo ad un acquario
con tanto di pesci che ti nuotano intorno
cozze giganti argentate, fiori, granchi e soprattutto polipi (che sono uno spettacolo da vedere ma una volta ne abbiamo tirato su uno dall’acqua che ci ha fatto uno spruzzo di inchiostro su tutta la nostra roba stesa sugli scogli)

quindi ho un ottimo ricordo della Sardegna
un ricordo così ottimo
che spero di tornarci domani, guarda.

s

Lascia un commento