Il Cammino di Santiago

quest’estate ho fatto il cammino di Santiago.
ci sono due modi per fare il cammino di santiago:
1) serio
2) come l’abbiamo fatto noi

Il cammino di santiago è un antico pellegrinaggio che viene compiuto fin dal medioevo.
sulla sua rotta e sulle sue tappe si sono formati città, paesi e tradizioni.
ma scommetto che qui raccontano tutto quello che occorre sapere a riguardo.

Attirati dall’avventura di un viaggio totalmente on the road zaino in spalla,
estremamente economico, interessante dal punto di vista storico-culturale, e perchè no? anche da quello spirituale, ci mettiamo in marcia pure noi.
eravamo in 4.
gli unici italiani senza uno straccio di guida turistica.

Il fatto è che tu prendi e parti un po’ in maniera incosciente e non sai quello che ti aspetta e infatti alla fine della prima giornata è proprio un casino perchè dopo i primi 20 chilometri tu non riesci più nemmeno a sollevare i piedi da terra e inciampi praticamente dappertutto e dici che daresti un braccio per una doccia calda ma arrivi al primo ostello e scopri che le docce sono solo fredde. questa è una cosa che sgasa moltissimo. e, parentesi nella parentesi, cominci a chiederti come ti è passato per la testa di torturarti così durante le tue uniche due settimane di ferie estive.

i primi due giorni sono così.
ti fa male tutto. ma tutto. anche parti del corpo di cui ignoravi l’esistenza.
ma poi carichi lo zaino in spalla e riparti.

il terzo giorno non senti più niente.
vai da dio. potresti arrivare in capo al mondo. e ti chiedi quand’è che ti hanno sciolto la morfina nella colazione e tutti ti rispondono che se avevano un po’ di morfina non te la davano mica a te.

e allora perchè non arriviamo in capo al mondo?
Lo decidiamo il terzo giorno. Noi si arriva a Finisterre, alla fine della terra.

Cmq di posti fighi in cui camminare ce ne sono nel mondo.
perchè andare proprio lì, se non lo fai per motivi religiosi?
Non può essere solo perchè la birra media costa un euro. Come spiegazione gasa ma non basta.
Lo si fa lì, il cammino della vita, perchè è lì che incontri gli altri.
La condivisione negli ostelli, il mettere tutto in comune e cenare assieme, il conoscere gente da tutta europa: tedesche che dopo 900 km non hanno nemmeno una vescica, catalani che passano le serate a fumare, italiani,un sacco di italiani. Tutti simpatici, tutti che ti raccontano la loro storia.

alla fine capisco che il cammino si dovrebbe fare da soli.
perchè da solo ti misuri con il tuo corpo, con i tuoi limiti,
li superi senza nemmeno sapere come.
perchè da solo ti conosci di più, e conosci più facilmente anche quelli che capitano sulla tua strada.
La strada. Ci vuole un giorno per fare 30 chilometri a piedi. Io ne macino 80 ogni volta che vado e torno dal lavoro. Camminare sulla strada ti restituisce un modo più genuino? naturale? meno artificioso? di vivere.
La strada, la campagna, la natura. L’aria pulita. Le colazioni fatte all’alba e le birre bevute davanti al tramonto.

Non ci sono molte cose da dire.
Solo che noi abbiamo fatto il cammino del Nord
che passa sulle coste dell’Asturia per poi scendere nel mezzo della verde Galizia (dove per un pasto è impossibile spendere più di 8 euro) Mano a mano che ci si avvicina a Santiago gli ostelli diventano più belli ed accoglienti. In ogni caso non costano mai più di 3€ quando non sono gratis (!!!)

Un giorno stavamo camminando tra Puerto de Vega e Navia. Il sentiero costiero era meraviglioso e davanti a noi il mare Cantabrico era quanto di più bello e maestoso. Solo che a un certo punto faceva troppo caldo e allora tutto quello che volevo era fare un bagno al mare e cominciavo a pensare che io darei un miglione adesso per fare un bagno al mare e
giriamo l’angolo e davanti a noi una spiaggia paradisiaca (la Playa de Frexulfe mi pare)
abbandoniamo gli zaini con tutto dentro e ci buttiamo in un’acqua gelida

e insomma
il cammino è un po’ come la vita
basta pensare una cosa, desiderarla, che forse il desiderio si avvera.

non ho avuto l’illuminazione e, una vlta a Santiago, non mi sono sentita arrivata da nessuna parte (la gente a volte piange davanti alla chiesa, per dire). Solo quando eravamo alla Fine della terra un po’ mi sono sentita arrivata da qualche parte perchè capisci che più in là non si va. E questo da soddisfazione in qualche modo.

Cmq
la scoperta delle scoperte è
che quando pensate di non farcela più
quando non vi reggono più le gambe
quando vi sentite stanchi come non mai nella vostra vita
bevete una birra.
una birra fa miracoli in certi momenti.
un medico sul cammino mi spiegava che era per via dei sali minerali che una birra contiene in abbondanza. io non lo so.
cmq aiuta.

Il pezzo più bello in assoluto è quello da Muxia a Finisterre, un sentiero tra la costa oceanica e la campagna  e in mezzo c’era anche un guado da fare e insomma,
a parte la gente che russa negli ostelli per il resto sembra di stare in mezzo al paradiso

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