Oggi è il Max Pezzali Day!

Quasi dimenticavo! Oggi è il Max Pezzali Day!
Si devono ascoltare solo le canzoni di Max!

Qui spiegano tutto
http://www.facebook.com/event.php?eid=196858236999795
E qui c'è anche una playlist su YouTube
http://www.youtube.com/playlist?p=4F80838EF12EC6FC

Buon Max Pezzali Day a tutti! 🙂

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Natale

Francesco De Gregori

C’è la luna sui tetti e c’è la notte per strada
le ragazze ritornano in tram
ci scommetto che nevica, tra due giorni Natale
ci scommetto dal freddo che fa.
E da dietro la porta sento uno che sale
ma si ferma due piani più giù
un peccato davvero ma io già lo sapevo
che comunque non potevi esser tu
E tu scrivimi, scrivimi
se ti viene la voglia
e raccontami quello che fai
se cammini nel mattino e ti addormenti di sera
e se dormi, che dormi e che sogni che fai.
E tu scrivimi, scrivimi per il bene che conti
per i conti che non tornano mai
se ti scappa un sorriso e ti si ferma sul viso
quell’allegra tristezza che hai
Qui la gente va veloce ed il tempo corre piano
come un treno dentro a una galleria
tra due giorni è Natale e non va bene e non va male
buonanotte torna presto e così sia.
E tu scrivimi, scrivimi
se ti viene la voglia
e raccontami quello che fai
se cammini nel mattino e ti addormenti di sera
e se dormi, che dormi e che sogni che fai.

 

http://www.youtube.com/watch?v=KM2V4In0re0

Buon Natale!

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vasco vasco vasco

e insomma
una volta dopo 20 anni che viene vasco a pesaro, io non ci vado?
dai ci vado.
posto parterre, arrivo tardi tardi, fa caldo, tutti fumano, il ragazzino di fianco a me si spoglia e si fa la doccia con la birra. cominciamo bene.

"ehhhhhhhhhhhhhhhhhh pesaro pesaro, quanti ricordi!"
entra la rock star
ma questa volta è più piccolo, più vicino, più umano.
l’avevo visto vasco in concerto all’olimpico a roma un paio di anni fa e lì sembrava un dio.
e invece sta sera quasi lo puoi toccare, quasi lo puoi guardare negli occhi
e poi vedi bene quello che succede sul palco
e l’acustica non è poi così male
e il palco è molto figo con tutte le cose che scendono salgono e si illuminano e i giochi di luce come sfondo.

è un vasco lucido quello che calca la scena stasera
lucido come non l’ho mai visto,
e dice che sta sera si diverte,
e il suo popolo canta tutte le canzoni
anche quella che lui presenta come essere
"la prima canzone del primo album che ho fatto"

e segue un viaggio nella storia dei suoi pezzi
tra le classiche, le vecchie e non ne sbaglia una che sia una
e poi Gli Angeli dedicata a Maurizio un suo amico morto nel ’94
e poi quando penso "adesso vorrei sentire Delusa" lui attacca con "Sei tu che quando balli così",.
e insomma non ci si può non gasare.

e poi vasco solo sul palco che suona la sua chitarra
che dice "adesso vi faccio vedere come nascono le mie canzoni"
e attacca Sally
e la gente diventa matta, e tutto è bello, e poi la solita dedica a Massimo Riva "che è sempre con noi"

e lui scende quasi tra la gente che gli stringe la mano e c’è più contatto e sembra quasi uno di noi.
vasco è uno di noi.

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Friday night and the lights are low

niente.
venerdì sera cinema.
sto invecchiando del resto.
ero un po’ triste.
non so perchè.
è un po’ di tempo che alla fine al venerdì sera mi scende sempre un po’ di tristezza.
che non c’è più niente da aspettare,
e non c’è mai niente da fare.

ma non mi lamento, per carità

e quindi sono andata al cinema a vedere Mamma mia!
ci sono andata più che altro perchè sono stata a Londra 6 mesi (nell’ormai lontano 2004)
e per 6 mesi ho visto una tamburellante e continua campagna pubblicitaria.
Mamma mia! sugli autobus
Mamma mia! nei tunnel della metro
Mamma mia! nei 6 x 3
Il musical Mamma mia! a Londra c’è da un sacco di anni e ha avuto un successo planetario ma scommetto che troverete tutto su Wikipedia.

insomma la pubblicità ha una forza retroattiva, mi sa.

finchè ero a Londra ero più povera della piccola fiammiferaia e non mi potevo di certo permettere di spendere 13 pound per vedere un musical.
cioè non mi passava proprio nemmeno per l’anticamera del cervello.
ma poi appena ho sentito che lo davano al cinema, ci volevo andare.
era un bisogno impellente.

beh devo dire che non potevo fare scelta migliore.

cioè, Mamma mia! è stupendo,
è una forza della natura
è allegria allo stato puro
esci che hai voglia di ridere e di andare a ballare
e sei felice
e non sai bene perchè

perchè la trama della storia è alquanto mielosa e improbabile
mentre le ambientazioni sono da sogno
e la musica è semplicemente fantastica
e io è da venerdì sera che canto
You are the dancing queen, young and sweet, only seventeen

Se una sera siete un po’ tristi
andateci a vedere Mamma mia!
perchè uscirete che avrete voglia di cantare e ballare.

Ecco
quando poi vi viene voglia di andare a ballare chiamatemi
perchè ne ho davvero bisogno e nessuno che mi ci porti, grazie

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Friday night and the lights are low
Looking out for the place to go
Where they play the right music, getting in the swing
You come in to look for a king
Anybody could be that guy
Night is young and the musics high
With a bit of rock music, everything is fine
Youre in the mood for a dance
And when you get the chance…

You are the dancing queen, young and sweet, only seventeen
Dancing queen, feel the beat from the tambourine
You can dance, you can jive, having the time of your life
See that girl, watch that scene, dig in the dancing queen

ho fatto molte cose

sono stata al concerto di daniele silvestri a Urbino

daniele silvestri è un mito

io non lo sapevo
al di là delle musichette orecchiabili ma mai ovvie, dico
è un mito.

circondato di ottimi musicisti dalle sonorità encomiabili
la musica di daniele silvestri è
simpatica
iconoclasta
arrabbiata
leggera
profonda
varia dal rock puro all’elettronica, dal blues al reggae
ed è sempre all’altezza.
la sua canzone sulla cacca la imparerò a memoria

daniele silvestri parla della vita vera
e non delle cartoline con cui ci siamo ubriacati davanti alla tv:
lui il mattino del suo matrimonio ha una fifa blu e non ci viene più a sposarti e forse è più bella tua sorella. ma l’importante è che
io al concerto di daniele silvestri mi sono divertita davvero
ho ballato come una matta
mi sono esaltata anche se non conoscevo le canzoni
ma poi ne conoscevo un sacco in realtà
e chissà come mai

sono stata alla notte rosa a Rimini
una città ribaltata
viva
pulsante di ottime energie

ho visto cose brutte
come la Urban Dance (mooolto concettuale) in piazza
ho visto cose belle
come il concerto di Vinicio Capossela
un imbonitore di circo che ti invita con una birra in mano a partecipare al suo spettacolo
e tu non puoi far altro che ballare
e applaudire
e partecipare a un rito collettivo
e si respira all’unisono in questo pezzo di strada senza aria dove saremo in centomila e tutti saltano.

ho visto cose indimenticabilmente belle
come il concerto di Einuadi in spiaggia
all’alba
all’alba in spiaggia di solito ci sono solo 4 vecchietti che pescano le vongole
e qualche ragazzaccio che viene dalla nottata estiva.
quella mattina eravamo davvero in tanti.
le ragazze ballavano sulla sabbia della bassa marea
passi leggeri
dietro, la scenografia viola più bella del mondo: aurora dalle dita di rosa.
i ragazzi correvano
si tuffavano in acqua
figure nere
stagliate contro il sole appoggiato sopra il filo dell’acqua.
e bella musica a coronare la perfezione.
quando mi sono svegliata il sogno era finito, il sole mi sbatteva in faccia e un bagnino arrabbiato stava urlando parole che non ho capito.

sono stata a Sant’Arcangelo dei teatri
a vedere il Teatrino Clandestino
che faceva uno spettacolo a Longiano, dentro una bomboniera travestita da teatro.
Il Teatrino Clandestino lo conoscevo già perchè quando stavo a Bologna ho visto la loro Iliade, uno degli spettacoli più belli che io abbia mai visto a teatro.
Loi spettacolo questa volta si intitolava l’idealista magico e parlava
della storia della scoperta dell’elettricità
della storia della scoperta della luce
della storia della scoperta della verità – che cos’è la verità?
Un monologo ben cadenzato da un attore che faceva paura per la freddezza che sapeva infondere al suo  personaggio. Il tono solo falsamente benevolo sembrava che sotto sotto celasse qualche secondo fine. E infatti a tratti la voce si rompeva e perle di lucida analisi illuminavano la realtà, mettevano a nudo l’anima.
Ho fatto un passo e sono finita nell’800 quando non c’era la luce elettrica
e i fisici non erano niente di più che maghi che intrattenevano e spaventavano il pubblico
e gli esperimenti erano dita che accendevano fiamme e oggetti che sparivano e
davvero, ne è valsa la pena.

sono stata a Pesaro
a passeggiare in spiaggia con una vecchia amica
all’ora del tramonto
a chiaccherare e a vedere nascere la prima stella della sera.
Ho espresso il desiderio che mi spettava.

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Canticchio, mestamente

una delle più belle di Guccini
una delle più belle

Canzone quasi d’amore
Non staro’ piu’ a cercare parole che non trovo,
per dirti cose vecchie, con il vestito nuovo,
per raccontarti il vuoto che al solito ho di dentro
e partorire il topo vivendo sui ricordi,
giocando coi miei giorni, col tempo.

O forse vuoi che dica che ho i capelli più corti,
o che per le mie navi son quasi chiusi i porti,
io parlo sempre tanto ma non ho ancora fedi,
non posso menar vanto di me o della mia vita,
costretta come dita dei piedi.

Certe cose le sai perché siam tutti uguali
e viviamo ogni giorno dei medesimi mali,
perché siam tutti soli ed è nostro destino
tentare goffi voli, d’azione o di parole,
volando come vola il tacchino.

Non posso farci niente e tu puoi fare meno,
sono vecchio d’orgoglio mi commuove il tuo seno
e di questa parola io quasi mi vergogno,
ma c’è una vita sola non ne sprechiamo niente
in tributi alla gente o al sogno.

Le sere sono uguali ma ogni sera è diversa
e quasi non ti accorgi dell’energia dispersa
a ricercare visi che ti han dimenticato
vestendo abiti lisi buoni ad ogni evenienza
inseguendo la scienza, o il peccato.

Tutto questo lo sai e sai dove comincia
la grazia o il tedio a morte del vivere in provincia
perché siam tutti uguali siamo cattivi e buoni
e abbiam gli stessi mali siamo vigliacchi e fieri,
saggi, falsi, sinceri, coglioni.

Ma dove te ne vai ma dove sei già andata
ti dono, se vorrai questa noia già usata
tienila in mia memoria ma non è un capitale
ti accorgerai da sola nemmeno dopo tanto
che la noia di un altro…non vale.

D’altra parte lo vedi scrivo ancora canzoni
e pago la mia casa pago le mie illusioni
fingo d’aver capito che vivere è incontrarsi
aver sonno, appetito far dei figli, mangiare,
bere, leggere, amare, grattarsi

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Aspettando l’uomo

I’m waiting for my man
26 dollars in my hand
Up to Lexington 125
feelin’ sick and dirty
more dead than alive
I’m waiting for my man

Baby don’t you holler
darling don’t you ball and shout
I’m feeling good
you know I’m gonna work it on out
I’m feeling good, I’m feelin’ oh so fine
until tomorrow
but that’s just some other time
I’m waiting for my man, walk it home

(da Waiting for the man – lou reed)

Niente, è che oggi Fratti aveva finito le Ricola all’Olivello spinoso

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stupida radio

ricordo esattamente la sensazione che provavo nel sentire quella voce che usciva dal mio corpo.
usciva dalla testa, dalla faccia, dalle ginocchia,
usciva come una goccia che cade dall’alto, perchè è così che deve essere un canto: una goccia che cade dall’alto.

ricordo esattamente l’attimo di immortalità che veniva suggellato allora.
l’attimo esatto che continua a vibrare a lungo, anche dopo che tutto è finito.

ricordo poi quella canzone
che veniva così bene benchè fosse tanto difficile.
Quando la cantavi, quella canzone, parlava di uno tanto stupido che non sapeva essere felice.
oggi quella stupida sei tu.
quella troppo giovane per proteggere le cose belle dal farle andare a male
ma anche quella troppo vecchia per chiudere tutto e correre via.

quella canzone è arrivata oggi dalla radio
inaspettata
proprio oggi

Lover, you should’ve come over – Jeff Buckley

Looking out the door
I see the rain fall upon the funeral mourners
Parading in a wake of sad relations
as their shoes fill up with water
And maybe I’m too young
To keep good love from going wrong
But tonight you’re on my mind so
(you’ll never know)

I’m broken down and hungry for your love
With no way to feed it
Where are you tonight?
Child, you know how much I need it.
Too young to hold on
And too old to just break free and run
Sometimes a man gets carried away,
When he feels like he should be having his fun
And much too blind to see the damage he’s done
Sometimes a man must awake to find that, really,
He has no-one…

So I’ll wait for you… And I’ll burn
Will I ever see your sweet return,
oh, will I ever learn?
Lover, you should’ve come over
‘Cause it’s not too late.

Lonely is the room the bed is made
The open window lets the rain in
Burning in the corner is the only one
who dreams he had you with him
My body turns and yearns for a sleep
that will never come
It’s never over,
my kingdom for a kiss upon her shoulder
It’s never over, all my riches for her smiles
when I slept so soft against her…
It’s never over,
all my blood for the sweetness of her laughter
It’s never over, she is the tear
that hangs inside my soul forever

Maybe I’m just too young to keep good love
from going wrong
Oh… lover you should’ve come over…
‘cause it’s not too late…

I feel too young to hold on
I’m much too old to break free and run

Too deaf, dumb, and blind
to see the damage I’ve done
Sweet lover, you should’ve come over
Oh, love I’m waiting [I waited] for you
Lover, you should’ve come over
Cause it’s not too late